Pidocchi
Pediculosi del capillizio
La pediculosi del capillizio è una malattia parassitaria che si manifesta con prurito e infestazione del capo da parte di un insetto privo di ali chiamato Pediculus humanus capitis.
Trasmissione dei pidocchi:
direttamente per contatti interpersonali (soprattutto durante il gioco) o più raramente
in modo indiretto tramite oggetti comuni (scambio di berretti, pettini e asciugamani, cuffie, poggiatesta dei sedili dei treni, attaccapanni).
La pediculosi del capillizio colpisce soprattutto bambini in età scolare (4-12 anni, età in cui è ridotta la funzionalità delle ghiandole sebacee) e di qualsiasi stato sociale, che vivono in comunità e con capelli lunghi.
La pediculosi del capillizio è più frequente nelle femmine, quindi è più facile che vengano contagiate le madri rispetto ai padri, anche per il maggior contatto coi figli.
La pediculosi del capillizio è più rara negli individui con pelle scura e capelli ricci:
- per effetto della maggior quantità di sebo presente sul cuoio capelluto;
- per il ph più acido della cute del cuoio capelluto;
- per la forma dei capelli (il pidocchio si è adattato alla forma dei capelli delle razze caucasiche).
Non è mai stato dimostrato che un'inadeguata igiene possa favorire il contagio, mentre sembra che possa facilitarne l'estensione.
La pediculosi del capillizio si manifesta con:
- prurito (molto variabile da soggetto a soggetto, provocato dal morso del parassita), associato a segni da grattamento;
- la presenza di insetti in movimento;
- la presenza di lendini adese alla base del capello;
Sedi colpite:
la parassitazione si limita generalmente al capillizio (soprattutto la regione retro auricolare), mentre ciglia, sopracciglia e barba sono coinvolte raramente.
Terapia:
- si avvale di antiparassitari (come il malathion e le piretrine) che vanno applicati su capelli asciutti (in quanto l'acqua tra i capelli umidi diluisce il prodotto che diventa meno efficace) per 2 giorni consecutivi, da ripetere dopo 1 settimana di intervallo;
- gli shampoo medicati sono scarsamente efficaci, in quanto il principio attivo è troppo diluito e viene tenuto a contatto coi capelli per un periodo troppo breve;
- la decontaminazione o disinfestazione dell'ambiente non è strettamente necessaria (in quanto l'insetto non vive a lungo lontano dall'ospite); tuttavia si consiglia di:
- lavare a 60°C o a secco e se possibile stirare a vapore (o tenere in un sacco chiuso in balcone per 1 settimana) gli asciugamani usati per l'asciugatura dei capelli parassitati, federe, berretti, sciarpe, giocattoli di peluche;
- disinfestare pettini e spazzole in acqua a 60°C per 5 minuti;
- spazzolare i divani e i cuscini;
- non è necessaria la bonifica ambientale di disinfestazione, ma è sufficiente la normale pulizia quotidiana.
- la terapia deve essere fatta su tutti i componenti della famiglia, ma solo se sono stati parassitati;
- il lavaggio quotidiano dei capelli consente di eliminare parte dei pidocchi.
Come si rimuovono le lendini?
- con l'uso di pettini a denti molto stretti,
- con il risciacquo con acqua e aceto caldo da cucina (che aiuta a sciogliere la sostanza che incolla la lendine al capello),
- col taglio corto dei capelli, che rende piò agevole l'individuazione e la rimozione delle lendini, pur non rendendo il bambino invulnerabile al parassita.
Prevenzione:
la prevenzione viene fatta solo evitando il contagio, in quanto non esistono prodotti utilizzabili a scopo preventivo e non sono utilizzabili come prevenzione i prodotti per la terapia.
Quando il bambino può rientrare in comunità? Il giorno successivo al primo giorno di trattamento.
Pidocchio (pidocchio del capillizio) o Pediculus humanus capitis
- L'insetto adulto è grande 2-3 mm, di forma allungata, visibile a occhio nudo e possiede 3 paia di zampe.
- Non è in grado di volare o di saltare.
- Parassita soprattutto i capelli (soprattutto la regione retro auricolare), mentre ciglia, sopracciglia e barba sono coinvolte raramente.
- Si nutre di sangue e il suo morso causa prurito. Malgrado si nutra ogni 2 ore, occorrono circa 2 giorni dall'inizio della parassitazione prima che compaia il prurito; quindi in questo periodo di intervallo tra l'infestazione e la comparsa del prurito è più facile la trasmissione della malattia.
- L'insetto adulto vive circa 1 mese e la femmina depone 8-10 uova (definite lendini) al giorno.
- Normalmente sono una decina gli insetti che si ritrovano sui capelli di un paziente parassitato.
- Il pidocchio vive solo 2-3 giorni lontano dal capo, a causa della mancanza di nutrimento e per le sfavorevoli condizioni ambientali (il clima caldo umido tuttavia ne favorisce la sopravvivenza). Pidocchi che hanno completato il "pasto di sangue" possono sopravvivere in ambienti caldo umidi favorevoli sino a 10 giorni.
- Il pidocchio non trasmette malattie infettive.
Lendine
- Di forma ovale e lunga fino a 1 mm, visibile a occhio nudo.
- Di colore grigiastro se vitale, di colore biancastro se non vitale dopo la fuoriuscita del parassita.
- È tenacemente adesa al capello, dove rimane attaccata seguendone la crescita. La lendine non viene rimossa con acqua o pettini, ma con l'acido acetico diluito e caldo.
- Si schiude dopo 1 settimana dalla sua deposizione alla base del capello, quindi siccome il capello cresce alla velocità di 0.37mm al giorno, le lendini che si ritrovano oltre 1 cm dalla base del capello, non sono più vitali e diventano biancastre, quindi non vanno più trattate.
- La distanza delle lendini dallo sbocco del capello consente di calcolare da quanto tempo dura l'infestazione.
- La presenza di sole lendini non è significativo della parassitazione attiva, in quanto possono persistere lendini vuote adese ai capelli anche per molte settimane dopo la terapia.
- Le lendini vengono distinte dalla forfora, in quanto sono tenacemente adese al capello seguendone la crescita e non si staccano dal capello quando lo si fa scorrere tra le dita.
- Le lendini possono essere difficili da individuare nei capelli molto chiari.
Pediculosi del corpo
La pediculosi del corpo è una malattia parassitaria associata a condizioni di scarsa igiene ed è causata dall'infestazione da parte di un insetto chiamato Pediculus humanus corporis, che si trasmette per contatti interpersonali o tramite lo scambio di vestiti infetti.
Colpisce soprattutto soldati e vagabondi in condizioni di vita antigieniche e in sovraffollamento.
Il parassita punge la cute per succhiarne il sangue e deposita le uova sui vestiti (soprattutto nelle cuciture).
Attraverso la sua puntura può trasmettere malattie come il tifo o la febbre ricorrente, infatti queste malattie si sono diffuse in modo epidemico durante la prima e seconda Guerra Mondiale.
Un modo per eliminare l'infestazione è il cambio dei vestiti.