Pitiriasi versicolor

Infezione micotica superficiale della pelle ad andamento benigno, ma recidivante e molto difficile da curare.

La pitiriasi versicolor colpisce soprattutto soggetti:

 giovani
 con pelle seborroioca
 che vivono in ambienti caldo umidi
 nei mesi estivi
 che soffrono di iperidrosi
 che usano vestiti occlusivi non traspiranti
 che usano cosmetici occlusivi (oleosi)
 che fanno uso di cortisonici
 che presentano una predisposizione individuale su base genetica
 
  
Non è tuttavia chiaro perché colpisca solo alcune persone geneticamente predisposte.
 

La pitiriasi versicolor è causata da un fungo (Malassezia furfur – Pityrosporum orbicolare) che normalmente vive come saprofita nella aree seborroiche di soggetti sani.

La pitiriasi versicolor si manifesta soprattutto alla nuca, al dorso e al tronco, con lesioni rotondeggianti brunastre di piccole dimensioni, finemente desquamanti se vengono grattate, che confluiscono in aree sempre più ampie, con aspetto "a carta geografica".

La_Pitiriasi_versicolor.jpg   Fungo_del_mare.jpg

Pitiriasi versicolor al tronco e arti superiori

In seguito all'esposizione al sole, questo fungo svolge un "effetto costume" impedendo l'abbronzatura alla pelle colpita, che apparirà di colore più chiaro rispetto alla pelle sana circostante.

La pitiriasi versicolor può provocare prurito, tuttavia si tratta di una micosi benigna e non contagiosa.

È molto difficile eradicare l'infezione, che può recidivare molto facilmente, soprattutto nel periodo primaverile (con lesioni più scure), per poi migliorare in estate e ripresentarsi dopo il periodo estivo (con lesioni più chiare). Versicolor significa "di vari colori".

Viene anche chiamata "Fungo del mare" in quanto si manifesta nei mesi estivi.

La diagnosi della pitiriasi versicolor viene fatta clinicamente ed eventualmente con l'ausilio della lampada di Wood (in quanto il fungo emette una tipica fluorescenza quando viene esposto alla luce emessa da questa lampada).
 
Come prevenire la pitiriasi versicolor: 
Evitare gli ambienti caldo-umidi.
Stiratura a vapore degli indumenti a contatto di pelle.
Accurata igiene personale.
Cambio frequente degli asciugamani.
Utilizzo di biancheria personale.
Evitare abbigliamento occlusivo, in fibra sintetica.
Evitare cosmetici occlusivi.
Evitare terapie antibiotiche o cortisoniche indiscriminate.
Controllo della glicemia.
 
Studio Dermatologico Ghislanzoni
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