La scabbia è una parassitosi causata da un acaro, il Sarcoptes scabiei hominis, che si trasmette per contatto diretto o per via indiretta.

L’Acaro della Scabbia infesta ogni anno oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo. La Scabbia è diffusa in particolare nelle regioni tropicali di basso livello socio economico, mentre nelle aree più ricche colpisce in egual misura i due sessi, tutte le età e tutti i gruppi socioeconomici.

  1. Definizione
  2. Sintomi
  3. Trasmissione
  4. Diagnosi
  5. Esami
  6. Terapia
  7. Complicanze

 

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Scabbia 

 

Cos’è la scabbia

La Scabbia è una parassitosi che si manifesta con prurito intenso, molto diffuso, prevalentemente notturno e con lesioni da grattamento, che insorgono circa 3 settimane dopo il primo contagio.

La Scabbia è causata da un acaro, l’Acaro della Scabbia (Sarcoptes scabiei hominis), che si trasmette per contatto diretto (soprattutto in occasione di rapporti sessuali) o per via indiretta (tramite lenzuola, asciugamani o vestiti contaminati).

 

Cos’è l’Acaro della Scabbia

La femmina dell’Acaro è grande 0,3-0,4 mm (il maschio è grande la metà), quindi non è visibile a occhio nudo; possiede 4 paia di zampe (due paia anteriori e due paia posteriori).

La sua trasmissione richiede contatti interumani stretti (come i rapporti sessuali, l’uso di biancheria contaminata, il dormire nel letto contaminato). Si muove scavando dei tragitti all’interno della pelle (chiamati cunicoli). L’acaro non vola e non salta e si muove soprattutto di notte, infatti ha un predilezione per il caldo. È un parassita umano obbligato, lontano dall’ospite sopravvive fino a 2-3 giorni: quindi arieggiare i vestiti all’aperto per 72 ore consente di interrompere il ciclo di trasmissione della scabbia.

Dopo l’accoppiamento il maschio muore, mentre la femmina depone le uova (2-3 uova al giorno) lungo i cunicoli e muore dopo circa 1 mese. Le uova si schiudono in 1 settimana circa (per questo motivo il trattamento va ripetuto dopo 1 settimana di intervallo).

Una volta che l’uomo viene parassitato, i sintomi compaiono in circa 3 settimane (periodo necessario a indurre la sensibilizzazione nei confronti dell’acaro), mentre dopo una reinfestazione i sintomi si presentano già entro 24 ore (in quanto l’organismo è già sensibilizzato all’acaro).

L’acaro non può trasmettere malattie da un individuo all’altro. Normalmente l’individuo adulto è parassitato da pochi acari (qualche decina di femmine), quindi per il dermatologo “identificarlo” non è impresa facile e per tale motivo la diagnosi di scabbia è spesso TARDIVA.

All’interno dei cunicoli è possibile ritrovare l’Acaro, le sue uova e le sue feci.

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Acaro della Scabbia

 

Cosa sono gli Acari
Gli Acari sono degli Aracnidi (come i ragni e gli scorpioni), hanno 8 zampe (4 paia). Sono di piccole dimensioni (da frazioni di millimetro, quindi invisibili ad occhio nudo, a pochi centimetri).

Sono parassiti sia di animali che di vegetali e la loro parassitazione viene chiamata acariasi. Nell’uomo alcuni acari possono causare allergie (e causare asma), mentre altri acari possono parassitare direttamente la pelle (e causare la Scabbia).

 

Come si manifesta la scabbia

Il sintomo predominante della Scabbia è il forte prurito, che può essere diffuso a tutto il corpo, ma con maggior interessamento di alcune sedi che vengono maggiormente interessate dalla parassitazione.

Se è la prima volta che la persona entra in contatto con l’Acaro, il prurito compare dopo alcune settimane dall’infestazione, mentre se la persona ha già contratto la scabbia nel passato, svilupperà il prurito già 24 ore dopo l’infestazione.

Benchè le lesioni possano interessare tutto il corpo, le sedi più tipiche sono le zone di pelle al riparo dai traumi e adiacenti ai follicoli piliferi, soprattutto gli spazi interdigitali delle mani, i polsi, la regione ascellare e i genitali, dove si possono ritrovare i cosiddetti cunicoli, ossia dei tragitti scavati dall’acaro nell’epidermide.

Mentre nell’adulto il volto e il capillizio vengono quasi sempre risparmiati, nel bambino è tipico l’interessamento anche del cuoio capelluto. Nei bambini è frequente osservare una parassitazione molto diffusa.

Si associano lesioni da grattamento, come escoriazioni e croste. Sono frequenti anche segni di infezione (Impetigine), sempre conseguenti al grattamento.

Non sono sempre parassitati tutti i punti della pelle col prurito.

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Scabbia alle mani

IL PRURITO NELLA SCABBIA
Il prurito nella Scabbia generalmente si manifesta con caratteristiche particolari:
  • intenso a tutto il corpo, ma moderato in testa
  • si accentua la notte
  • pungente, simile a bruciore
  • associato a sensazione di calore, di sudorazione e di dolore
  • aumenta col calore, con la sudorazione e con lo stress
  • si riduce in ambiente fresco, durante il lavoro e durante il bagno
IL PRURITO NELLA SCABBIA DEL BAMBINO
Il prurito nella Scabbia dei bambini generalmente si manifesta con caratteristiche differenti rispetto all’adulto:
  • colpisce anche volto e testa
  • è associato a malessere e pianto
  • talvolta più intenso di giorno e attenuato la notte

 

Come si prende la scabbia

La Scabbia nell’adulto viene contratta generalmente tramite i rapporti sessuali, ma non nel bambino.

La Scabbia si previene evitando i contatti stretti con persone parassitate, evitando di condividerne i vestiti, la biancheria da letto e i prodotti per l’igiene personale.

Il rapporto protetto con preservativo non consente di prevenire la trasmissione della Scabbia.

 

Come si riconosce la scabbia

Il periodo di incubazione della prima parassitazione da Scabbia (cioè il periodo che passa dalla prima volta che un paziente prende la Scabbia, alla comparsa dei primi sintomi) è generalmente di 3 settimane; molto meno (24 ore) nel caso non sia la prima parassitazione nel paziente. Il paziente parassitato per la prima volta rimane asintomatico per più settimane, durante le quali può contagiare gli altri, pertanto è importante che il trattamento antiscabbico venga fatto da tutti i familiari anche se asintomatici.

La diagnosi di Scabbia viene fatta con la Visita Specialistica e la Peniscopia, supportate dall’Esame Microscopico e dall’Esame Videodermatoscopico, che consentono di evidenziare l’Acaro vivo, le uova o le feci all’interno del cunicolo scavato dall’insetto.

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IL CUNICOLO DELLA SCABBIA: lungo il cunicolo scavato dall’acaro adulto si evidenziano le sue feci, le uova appena deposte, le uova con all’interno l’acaro in fase di sviluppo e le uova schiuse con gli acari neonati.

 

Quali esami bisogna fare per la scabbia

I pazienti adulti con Scabbia devono fare gli esami sierologici per altre Malattie Veneree (Peniscopia e sierologia per HIV e sifilide).

 

Come curare la scabbia

La terapia della Scabbia si avvale di prodotti antiscabbici applicati direttamente sulla pelle, come la Permetrina, il Benzoato di benzile, lo Zolfo, il Lindano e il Crotamitone.

La Permetrina è il prodotto topico più utilizzato, in quanto molto efficace e ben tollerato, con pochi effetti collaterali, infatti è un farmaco utilizzabile anche nei bambini e in gravidanza. La Permetrina deve essere applicata su tutta la cute, spalmandola bene soprattutto alle ascelle, tra le dita delle mani, in zona ombelicale e genitale; viene poi rimossa il mattino seguente tramite il lavaggio. Poiché il trattamento topico non distrugge le uova, è necessario ripetere un secondo ciclo, dopo la schiusa delle uova.

Tenere le unghie corte per evitare le lesioni da grattamento che facilmente si infettano.

 

Trattamento dei partner e dei conviventi
Devono essere trattati tutti i partner, i conviventi e i contatti stretti del paziente degli ultimi 30 giorni. Devono essere evitati i rapporti sessuali fino alla conclusione della terapia e della decontaminazione ambientale.

Decontaminazione ambientale: è necessaria la decontaminazione dell’ambiente domestico. Lenzuola, asciugamani e vestiti devono essere lavati in lavatrice ad alta temperatura, oppure lasciati all’aria aperta per 3-5 giorni.

Prurito post scabbia (post-scabbioso)
Il prurito post scabbia è quel prurito persistente che si manifesta per qualche settimana (generalmente 2-4 settimane) dopo il trattamento e dopo la guarigione dall’infestazione da scabbia.
E’ provocato dal processo di sensibilizzazione che si sviluppa nei confronti dell’acaro e dalla xerosi cutanea (secchezza) provocata dai trattamenti e dalle frequenti docce.

Rimedi naturali
Lo Zolfo è una sostanza molto utilizzata per trattare la Scabbia.

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Complicanze della scabbia

In caso di “mancata diagnosi” di Scabbia, la parassitazione aumenta gradualmente, il prurito diventa sempre più intenso e diffuso, il paziente tende a grattarsi sempre di più e a creare lesioni da grattamento, che diventano la “porta d’ingresso” per le infezioni; il paziente contagia inoltre familiari, conviventi e partner.

Quando la Scabbia viene diagnosticata e trattata in ritardo, determina conseguenze importanti nel paziente:

  • il sonno disturbato causa un riposo notturno insufficiente e stanchezza diurna
  • perdita di concentrazione sul lavoro e calo delle performance lavorative
  • calo dell’attività sessuale

Anche nel bambino la Scabbia determina conseguente importanti:

  • assenze scolastiche
  • perdita di memoria e concentrazione e riduzione delle performance scolastiche
  • senso di fatica

La principale complicazione della Scabbia è legata alle infezioni batteriche secondarie (da Streptococco e Staphylococco). L‘impetigine è la principale complicazione della Scabbia nel bambini e nei pazienti che vivono in condizioni di sovraffollamento.

Nella Scabbia Norvegese le infezioni secondarie sono molto severe, favorite dalle condizioni morbose del paziente (come ad es. l’immunodepressione).

La ritardata diagnosi di scabbia favorisce la diffusione della parassitazione.
La diagnosi errata di Scabbia può portare a trattamenti inadeguati (ad es. cortisone) che riducono il prurito, ma favoriscono la diffusione della parassitazione.

 

Scabbia crostosa o Scabbia Norvegese

La Scabbia Crostosa è un’infestazione severa provocata dall’Acaro della Scabbia in pazienti immunodepressi, trapiantati, debilitati o malnutriti, in trattamento con immunosoppressori o corticosteroidi. Questa rara forma di Scabbia è molto contagiosa, in quanto il soggetto ammalato è parassitato da numerosissimi Acari (anche milioni di Acari) che proliferano in modo incontrollato.

 

Scabbie animali / Pseudoscabbie / Acariasi animale

Si tratta di parassitosi umane provocate da acari di animali che vengono in contatto con l’uomo solo in modo occasionale. La parassitazione dell’uomo da parte di acari animali è solo temporanea e si autorisolve con l’allontanamento degli acari dopo pochi giorni, in quanto non sono in grado di riprodursi.

Può capitare che l’uomo venga parassitato quando l’animale viene disinfestato con antiparassitari, in quanto gli acari “scappano” dall’animale per sfuggire all’antiparassitario. Le più frequenti scabbie animali che possono parassitare l’uomo sono:

  • acaro del cane
  • acaro del coniglio
  • acaro del maiale
  • acaro del gatto
  • acaro della mucca
  • acaro del cavallo
  • acaro della pecora

 

BIBLIOGRAFIA
Jannic A, Bernigaud C, et al. Scabies itch. Dermatol Clin 2018; 36: 301-308.
Arlian LG, Morgan MS. A review of Sarcoptes scabiei: past, present and future. Parasit Vectors 2017; 10 (1): 297.