Punture di api e vespe

 
 

Punture di api e punture di vespe

Imenotterosi

Api e vespe sono insetti Imenotteri e le loro punture vengono definite Imenotterosi.
Sono insetti comuni in grado di provocare punture dolorose o pruriginose, che possono persistere più giorni.

L'ape punge una sola volta in quanto muore eviscerata dopo la puntura, la vespa può invece pungere più volte.

Api e vespe si incontrano più facilmente nell'ambiente rurale, in prossimità delle abitazioni e durante il periodo estivo quando si verifica l'impollinazione dei fiori e l'insetto si trova nel periodo della riproduzione.
Visivamente le api appaiono più tozze e pelose, a differenza delle vespe che sono più longilinee e di colore giallo-nero o giallo-marrone scuro.

Mentre le api si disinteressano all'uomo in quanto non sono attratte dal nostro cibo e pertanto pungono solo per difendere se stesse o l'alveare se vengono infastidite, le vespe essendo attratte dai nostri alimenti (specialmente se zuccherati) pungono l'uomo con maggior facilità anche perchè sopravvivono dopo la puntura.

punture morsi ape

Ape

Vespa

Vespa

Il pungiglione dell'ape femmina è collegato a un sacco velenifero, situato all'estremità dell'addome, che contiene il veleno prodotto da specifiche ghiandole e termina con degli uncini.
Le api acquisiscono la capacità di pungere solo dopo il primo mese di vita. Le api operaie pungono per difendere l'alveare, mentre le api regine pungono le rivali.
Quando l'ape operaia punghe altri insetti è in grado di sopravvivere in quanto il pungiglione rimane integro, mentre quando punge un mammifero come l'uomo l'ape muore in quanto l'uncino rimane conficcato nella cute e quando l'ape tenta di volare via strappa l'intero apparato pungente con conseguente rottura addominale.

Il pungiglione della vespa non è provvisto di uncini come le api, pertanto le vespe non muoiono con la puntura e possono pungere ripetutamente la loro preda.

La reazione al veleno iniettato a seguito della puntura di api o vespe è molto variabile da soggetto a soggetto, dal numero di punture subite, dalla quantità di veleno inoculato e dalla sede colpita.
La reazione può essere minima (con la comparsa di eritema o di un pomfo dolente o pruriginoso) o totalmente assente, oppure molto grave e mortale (come nel caso dello shock anafilattico).
In seguito a puntura, l'80% dei soggetti presenta una reazione solamente locale caratterizzata da arrossamento e gonfiore dolente. Più rare sono le reazioni più importanti con la comparsa di vescico-bolle nel punto di iniezione.

puntura di vespa con reazione locale

Puntura di vespa

Raramente oltre alle reazioni locali, possono svilupparsi reazioni sistemiche, come orticaria, angioedema, broncospasmo, ipotensione, dolore addominale, aritmie cardiache, infarto acuto e reazioni anafilattiche.

Punture multiple possono essere causa di reazioni sistemiche (come l'orticaria), causate dalla tossicità del veleno.

Punture all'interno del cavo orale possono essere molto pericolose e causare gravi difficoltà respiratorie.

Punture vicino all'occhio causano un rigonfiamento della palpebra tale da interferire temporaneamente con la vista.

Puntura di vespa vicino allocchio

Puntura di vespa vicino all'occhio

Punture alle labbra possono causare importanti deformità.

Puntura di vespa labbro.jpg

Puntura di vespa al labbro inferiore

Punture alle dita delle mani possono rendere difficoltosa la rimozione di anelli.

Dito gonfio da puntura di vespa

Puntura di vespa al dito della mano

Punture in un soggetto allergico possono causare shock anafilattico e rischio di morte.

La puntura di un'ape o di una vespa causa sempre una reazione non-allergica al veleno iniettato, con dolore e gonfiore dell'area, che può aumentare nelle ore successive alla puntura e risolve generalmente in qualche giorno / una settimana;  la reazione allergica si verifica solamente nei soggetti allergici al veleno dell'insetto, con dolore e gonfiore dell'area (come nei soggetti non-allergici), che si estende oltre la sede della puntura e si associa a gravi disturbi sistemici che possono sfociare nello shock anafilattico caratterizzato da difficoltà respiratorie, brusco calo della pressione arteriosa e stato di incoscienza, fino alla morte.

Come curare le punture di api e vespe

  • in caso di puntura d'ape, deve essere rimosso il pungiglione (raschiandolo via con un ago oppure asportandolo con una pinzetta) IL PIU' IN FRETTA POSSIBILE per limitare la quantità di veleno che anche dopo la morte dell'insetto continua a penetrare nella pelle
  • applicare ghiaccio o acqua fredda per limitare la diffusione del veleno
  • mantenere immobile la parte punta
  • disinfettare la parte di cute che è stata punta
> In caso di reazione locale è possibile applicare una crema a base di antibiotico (per prevenire le sovrainfezioni) e cortisonica (per ottenere un effetto antiinfiammatorio).
> In caso di importante reazione locale con gonfiore e dolore (in particolare al viso) è opportuno rivolgersi al medico.
> In caso di shock anafilattico è indispensabile somministrare immediatamente adrenalina e cortisone e rivolgersi immediatamente al pronto soccorso. Persone con allergia nota alle punture di api o vespe devono portare con sè degli appositi dispositivi che consentano l'autosomministrazione di adrenalina in caso di puntura, per avere poi il tempo di rivolgersi al pronto soccorso.

Rimedi naturali

Rimedi naturali (come arnica, calendula o ammoniaca) vengono spesso utilizzati per trattare le reazioni locali a punture di insetti come api e vespe, ma spesso sono i maggiori responsabili di reazioni infiammatorie locali, causando danni peggiori della puntura stessa, che spesso autorisolve anche senza terapia specifica.

Come prevenire le punture di api e vespe

  • utilizzare insettorepellenti
  • evitare vestiti colorati
  • evitare profumi
  • evitare creme eccessivamente dolci o profumate
  • allontanarsi lentamente senza urlare (in quanto i bruschi movimenti dell'uomo rendono questi insetti maggiormente aggressivi)
  • prestare attenzione nel bere bevande zuccherate dalle lattine (in quanto soprattutto le vespe possono entrare all'interno della bibita)
  • evitare di camminare scalzi nei prati per non calpestare api o vespe
  • indossare abbigliamento di colore chiaro (bianco o verde) 

Come accertare l'allergia a punture di api o vespe

E' importante accertare una eventuale allergia al veleno di api o vespe, in modo tale da premunirsi di adeguati kit di primo soccorso (contenenti adrenalina e cortisone) da utilizzare in caso di puntura accidentale.
I soggetti allergici devono fare una visita specialistica dall'allergologo, per valutare l'opportunità di indagare eventuali allergie al veleno di api o vespe con adeguati test allergologici.

Come togliere un anello dal dito gonfio da puntura di api o vespe

La puntura di api o vespe sulle dita con anelli, comporta sempre il rigonfiamento del dito, tale da rendere difficoltosa la rimozione dell'anello.
E' consigliabile pertanto rimuovere immediatamente gli anelli dalle dita in seguito a punture di insetti.
In caso di gonfiore del dito tale da rendere impossibile la rimozione dell'anello è opportuno procedere come segue:
1. mettere il dito in contatto con del ghiaccio (il freddo riduce il gonfiore del dito e determina un effetto anestetico utile nella successiva rimozione dell'anello) e alzare la mano sopra al livello del cuore (per ridurre il gonfiore del dito);
2. arrotolare stretto un filo per cucire oppure un elastico attorno al dito gonfio, partendo dalla punta fino alla base del dito e farlo passare sotto l'anello (aiutandosi con la punta delle forbici o uno stuzzicadenti);
3. lubrificare l'anello per favorirne lo scorrimento sulla pelle (col sapone, con olio o con una qualsiasi crema);
4. rimuovere l'anello facendolo scorrere sopra al filo mentre viene fatto srotolare, ma se troppo stretto farlo ripassare all'esterno dell'anello e far scorrere l'anello man mano che viene srotolato il filo dalla base verso la punta del dito;
5. se questa tecnica fallisce è necessario ricorrere al taglio dell'anello.
 
 
Come togliere un anello dal dito gonfio da puntura di api o vespe
 
BIBLIOGRAFIA
 
Hon KL, Leung AKC. Bee or wasp sting. Wounds 2017; 29 (9): E70-E72.
Studio Dermatologico Ghislanzoni
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