Alopecia areata

L'Alopecia areata (chiamata anche AREA CELSI) è una forma generalmente circoscritta e reversibile di caduta dei capelli che determina un'alopecia non-cicatriziale, caratterizzata dalla improvvisa comparsa di una o più chiazze prive di capelli (Alopecia areata del cuoio capelluto) o di peli (Alopecia areata della barba, Alopecia areata delle cigliaAlopecia areata delle sopracciglia e Alopecia areata del corpo).

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Alopecia areata

Si tratta di un Alopecia non-cicatriziale, causata dall'arresto della crescita del capello, senza però che vi sia la distruzione definitiva del follicolo pilifero (infatti da un analisi microscopica i follicoli sono sempre visibili nelle aree ammalate), quindi in seguito alla guarigione il bulbo può riprendere a funzionare ed a produrre nuovamente un capello sano.

L'Alopecia areata è dovuta a un errata aggressione del follicolo pilifero da parte del sistema immunitario del paziente, che determina la formazione di capelli che si spezzano facilmente appena fuoriescono dalla radice.
L'Esame Tricologico nelle aree di alopecia evidenzia la presenza di capelli distrofici spezzati, di capelli cadaverizzati che non riescono a fuoriuscire dal loro follicolo e quindi si evidenziano come microscopici punti neri, di capelli a punto esclamativo così definiti in quanto la parte più vicina alla radice appare assottigliata e ipopigmentata.

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L'Esame Tricologico nell'Alopecia Areata

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Capelli a punto esclamativo nell'Alopecia Areata

E' una malattia frequente?

L'Alopecia areata è la forma più comune di perdita dei capelli. L'1% della popolazione ne soffre, ma la percentuale è sicuramente più alta, in quanto esistono forme lievi di questa malattia che passano spesso inosservate.
Colpisce con maggior frequenza soggetti di entrambi i sessi tra 20 e 30 anni, ma è comune anche tra i bambini (soprattutto tra il 4° e 5° anno di vita), mentre è rara dopo i 60 anni.
E' meno frequente nella razza nera, ma colpisce qualsiasi tipo di capello, anche se in genere risparmia i capelli bianchi.

Alopecia areata: cause

Le cause non sono del tutto note. Nel meccanismo eziopatogenetico della malattia intervengono più fattori:
FATTORI GENETICI, infatti è una malattia con elevata familiarità.
FATTORI IMMUNOLOGICI, infatti la malattia si trova spesso nello stesso individuo, in associazione ad altre malattie autoimmuni.
FATTORI PSICOLOGICI, recenti studi fanno supporre una causa autoimmune (dovuta alla formazione di autoanticorpi contro i propri follicoli piliferi), scatenata da eventi traumatici acuti (come un lutto o un forte spavento).
FATTORI INFETTIVI, sebbene non sia stata mai provata l'origine virale dell'Alopecia, numerosi studi hanno associato la malattia con infezioni virali come fattore scatenante.
FATTORI VASCOLARI, alcuni studi hanno preso in esame gli aspetti microcircolatori nell'Alopecia areata, ipotizzando un difetto di ossigenazione del follicolo pilifero.
FATTORI ORMONALI, recenti studi hanno evidenziato un importante ruolo di alcuni ormoni e della vitamina D nella differenziazione e cheratinizzazione del capello.
ATOPIA, il soggetto atopico risponde in modo anomalo agli stimoli immunologici, infatti gli atopici manifestano l'Alopecia areata più precocemente, in modo spesso molto esteso e con frequente evoluzione nella forma universale e con una durata che sembra protrarsi maggiormente nel tempo.

Cosa fa cadere i capelli

Le cause e i meccanismi patogenetici dell'Alopecia areata possono essere differenti, quindi è molto poco probabile che lo stesso fattore sia la causa della stessa malattia nei diversi pazienti.

Alopecia areata e malattie associate

L'Alopecia areata è una malattia che molto frequentemente si associa ad altre malattie (soprattutto autoimmuni) nello stesso paziente.

Elenco della malattie spesso associate all'Alopecia areata:
- Diabete mellito
- Vitiligine
- Psoriasi
- Tiroidite di Hashimoto
- Celiachia
- Lichen planus
- Morbo di Addison
- Anemia emolitica autoimmune
- Gastrite cronica atrofica
- Lupus eritematoso sistemico
- Miastenia grave
- Artrite reumatoide
- Rettocolite ulcerosa
- Lichen scleroatrofico
- Scleroderma
- Timoma
- Ipogammaglobulinemia
- Polimialgia reumatica
- Pemfigo
- Sclerosi multipla

Alopecia areata e malattie autoimmuni

Alcuni scienziati ritengono che l'Alopecia areata abbia un'eziopatogenesi autoimmune. Le prove a sostegno di questa ipotesi sono diverse: l'aumento della prevalenza di altre malattie autoimmuni in pazienti con Alopecia areata (ad es. la Celiachia, la Vitiligine, la Tiroidite di Hashimoto ecc), la concomitante presenza di autoanticorpi organo-specifici (ad es. gli anticorpi anti-tiroidei) e di autoanticorpi non-organo specifici (ad es. gli anticorpi anti-nucleo, chiamati anche ANA) e la risposta positiva alla terapia con agenti immunosoppressori (in particolare i corticosteroidi sistemici).

Alopecia areata e infezioni

Oltre ai vari fattori che possono attivare l'autoimmunità (principalmente genetici, psicologici, vascolari, ormonali), si ritiene che anche i fattori infettivi (come virus, batteri ed altri agenti patogeni) svolgano un ruolo importante nello sviluppo della malattia.
La correlazione tra questa malattia e le infezioni è stata ipotizzata da numerosi scienziati.
Alcuni autori hanno descritto casi di Alopecia areata insorta improvvisamente alcuni mesi dopo malattie virali (come la Mononucleosi).
Un altro aspetto intrigante che può spiegare la correlazione tra l'Alopecia areata e le infezioni virali, è l'andamento spesso stagionale di questa malattia. L'Alopecia areata è caratterizzata da ricadute che si verificano principalmente in primavera (febbraio-marzo), che potrebbero essere correlate con l'aumento delle infezioni virali in questa stagione. Tuttavia l'assenza del DNA virale nelle biopsie del cuoio capelluto di pazienti affetti da Alopecia areata dimostra che il virus agirebbe solo come fattore scatenante, mentre il processo patologico immunologico si automanterrebbe in modo indipendente dal virus.

Perdita dei capelli e stress

Non è ancora chiaro se lo stress possa essere ritenuto la causa della caduta dei capelli, oppure se ne sia la conseguenza.
I pareri sul ruolo dello stress o di altri fattori emozionali nello scatenare l'Alopecia areata sono contrastanti.
E' comune evidenziare la comparsa della malattia in stretta correlazione con un evento stressante. Tuttavia alcuni scienziati ritengono che lo stress sia la conseguenza e non la causa della malattia.
Un origine psicologica di questa malattia è stata descritta anche nel passato (Fenomeno di Maria Antonietta - vedi oltre).
Qualsiasi sia la verità tra stress e Alopecia areata, i Tricologi concordano che un corretto management dello stress possa influire positivamente sull'andamento della malattia.

L'Alopecia areata è una malattia autoimmune?

Molte caratteristiche dell'Alopecia areata non corrispondono alle caratteristiche tipiche di molte malattie autimmuni: a differenza delle altre malattie autoimmuni l'Alopecia areata può interessare pazienti molto giovani, colpisce entrambi i sessi con uguale frequenza, si riscontra spesso una familiarità positiva con la stessa malattia, molti studi non hanno evidenziato un reale aumento di casi di altre malattie autimmuni in soggetti con Alopecia areata. 
Inoltre la eventuale presenza di autoanticorpi non è indicativo in modo assoluto di malattia autoimmune, in quanto soggetti sani possono avere bassi titoli di autoanticorpi.
Le malattie autoimmuni sono malattie in cui il sistema immunitario agisce erroneamente contro l'organismo, causandone una condizione patologica. 
Nell'Alopecia areata sembra che il sistema immunitario aggredisca "per errore" alcuni componenti del follicolo pilifero, determinandone la caduta reversibile del pelo o del capello. E' possibile che questa attivazione anomala del sistema immunitario venga scatenata da altri fattori (ad es. un'infezione virale, una vaccinazione, un forte stress). Tuttavia non è quasi mai possibile identificare il fattore eziologico responsabile dell'attivazione della reazione autoimmune.

L'Alopecia areata è una malattia genetica?

Numerosi studi scientifici supportano l'ipotesi che l'Alopecia areata sia una malattia su base genetica.
E' infatti una malattia con una storia familiare positiva nei parenti di primo grado dei pazienti affetti e nei gemelli omozigoti. 
Sono state scoperte alcune anomalie genetiche in pazienti affetti (come la presenza di alcuni antigeni HLA).
E' inoltre possibile che l'Alopecia areata si sviluppi spontaneamente, senza l'associazione con alcun fattore scatenante (virus, vaccino, stress ecc).
Si ritiene quindi che la malattia colpisca alcuni "soggetti geneticamente suscettibili" pur non essendo una malattia ereditaria, cioè non è una malattia trasmessa direttamente dai genitori ai figli tramite specifiche mutazioni del DNA, ma si tratta probabilmente di una malattia di cui si può ereditare la predisposizione genetica, secondo un eredità genetica che coinvolge diversi geni di suscettibilità.

Come si manifesta

L'Alopecia areata si manifesta comunemente in modo improvviso, con la comparsa di chiazze asintomatiche alopeciche (senza peli), rotondeggianti, di pochi centimetri di diametro, talvolta eritematose, che si formano in seguita alla improvvisa caduta di capelli.
Le chiazze alopeciche possono col tempo allargarsi e interessare vaste aree adiacenti.
Le chiazze possono interessare il cuoio capelluto, la barba, le ciglia e sopracciglia ed i peli del corpo.
E' una malattia caratterizzata da un decorso capricciosoprognosi imprevedibile.
Nell'Alopecia areata non c'è un vero e proprio diradamento dei capelli, ma una perdita di capelli.

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Chiazze multiple di Alopecia Areata del capillizio

Le varianti di Alopecia areata

Esistono alcune varianti di Alopecia areata distinte in base al pattern di caduta e alla sede corporea interessata.

ALOPECIA AREATA IN CHIAZZE AL CAPILLIZIO

E' la variante più comune di Alopecia areata e si manifesta con chiazze singole o multiple di cute glabra, di numero ed estensione variabili.
Possono essere coinvolti solo i capelli, oppure le chiazze alopeciche possono interessare anche altre aree corporee, come la barba, le ciglia o le sopracciglia.

Alopecia areata in chiazze del capillizio

Alopecia areata al capillizio

ALOPECIA AREATA DELLA BARBA

L'Alopecia areata che colpisce l'area della barba è una condizione ben nota che viene definita Alopecia areata della barba quando il coinvolgimento è limitato solo alla barba.
La maggior parte dei pazienti sono maschi di mezza età con singole piccole chiazze senza peli, rotonde o ovali, ben circoscritte e lisce, localizzate principalmente nell'area mascellare della barba. I peli della barba nella aree periferiche alle chiazze sono spesso biancastri.
E' spesso associata ad altre malattie autimmuni (vitiligine e psoriasi).
Sono disponibili svariati trattamenti per l'Alopecia della barba, che dipendono da vari fattori (l'attività della malattia, l'estensione dell'area interessata, la durata della malattia e l'età del paziente).
Il trattamento prevede l'uso di corticosteroidi topici nelle fasi iniziali della malattia e in seguito l'uso di corticosteroidi intralesionali, oltre ad altre opzioni terapeutiche.

ALOPECIA AREATA DELLE SOPRACCIGLIA

L'Alopecia areata che si manifesta alle sopracciglia è una forma di ipotricosi delle sopracciglia, cioè di insufficiente crescita o di caduta dei peli delle sopracciglia, nota anche come Madarosi.
La mancanza delle sopracciglia o il diradamento delle sopracciglia va ad influire negativamente sull'aspetto del volto, in quanto le sopracciglia hanno sia un ruolo anatomico (offrendo protezione agli occhi), che un ruolo funzionale (in quanto sono un importante mezzo di comunicazione non verbale).

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Alopecia areata delle sopracciglia
 
E' una condizione che può determinare una preoccupazione estetica significativa per il soggetto interessato.
L'ipotricosi delle sopracciglia può essere dovuta all'Alopecia areata e può manifestarsi come unica sede corporea della malattia oppure può essere coinvolta assieme alle ciglia, al capillizio o alla barba.
L'ipotricosi  della sopracciglia può anche venire indipendentemente dall'Alopecia areata ed essere quindi idiopatica (a causa sconosciuta), legata al'invecchiamento oppure conseguente a malattie sistemiche (Lupus eritematoso, Lichen plano pilare, Alopecia fibrosante frontale, Psoriasi, Dermatite seborroioca, Malattie della tiroide, Sifilide, Micosi fungoide, amiloidosi, sarcoidosi), uso di farmaci (Acitretina, chemioterapia), carenze (zinco, biotina), tricotillomania.

ALOPECIA AREATA DELLE CIGLIA

L'Alopecia areata che si manifesta alle ciglia è una forma di ipotricosi delle ciglia, cioè di insufficiente crescita o di caduta dei peli delle ciglia, nota anche come Madarosi.
Le ciglia svolgono importanti funzioni per l'occhio: offrono una protezione naturale dal sole, dal vento, dalla sudorazione e dai corpi estranei. Hanno quindi un ruolo simile ai baffi nei gatti: sono sensibili al tatto e forniscono un avvertimento quando un oggetto si avvicina all'occhio e lo spinge a chiudersi di riflesso.
Oltre alla funzione protettiva svolgono anche un'importante funzione cosmetica: assieme alle sopracciglia creano un aspetto del volto unico per ogni individuo e la loro assenza toglie quindi una caratteristica anatomica molto importante per il viso. Le ciglia lunghe sono inoltre considerate un segno di femminilità e bellezza.
L'ipotricosi delle ciglia può essere dovuta all'Alopecia areata e può manifestarsi come unica sede corporea della malattia oppure può essere coinvolta assieme alle sopracciglia, al capillizio o alla barba.
L'ipotricosi della ciglia può anche venire indipendentemente dall'Alopecia areata ed essere quindi idiopatica (a causa sconosciuta), legata al'invecchiamento oppure da tricotillomania.

OFIASI

E' una variante di Alopecia areata con prognosi negativa, che interessa soprattutto le regioni occipitali dei pazienti pediatrici, con possibile estensione a tutto il capillizio, poco responsiva alle terapie. E' una malattia spesso associata all'Atopia.
E' stata descritta l'OFIASI INVERTITA, la cui localizzazione è a livello della regione fronto-parieto-temporale.

ALOPECIA AREATA TOTALE

E' una variante di Alopecia areata che interessa l'intero capillizio, con la caduta di tutti i capelli.

ALOPECIA AREATA UNIVERSALE

E' una variante di Alopecia areata che interessa l'intero capillizio e il corpo, con la scomparsa di tutti i capelli e di tutti i peli del corpo (ascelle, pube, arti ecc).

ALOPECIA AREATA INCOGNITA

E' una variante di Alopecia areata diffusa, caratterizzata dall'assenza di chiazze aloipeciche in quanto la malattia colpisce diffusamente il capillizio.
 

ALOPECIA AREATA NEL BAMBINO

L'Alopecia areata è la più comune causa di caduta dei capelli nei bambini. E' sempre una importante fonte di disagio per i bambini ammalati.
La maggior parte dei pazienti colpiti da questa malattia manifesta le prime chiazze di Alopecia prima dei 20 anni.
La metà circa dei pazienti ha una ricrescita spontanea dei capelli entro 1 anno e le terapie possono accelerare la possibile guarigione.
I trattamenti a base di corticosteroidi sono tra i medicinali più usati, in quanto favoriscono la ricrescita dei capelli persi nell'Alopecia areata dei bambini.

Alopecia areata e alterazioni ungueali

L'alopecia areata si associa molto frequentemente alle alterazioni ungueali: il 20% circa degli adulti e il 50% circa dei bambini affetti da alopecia areata presentano caratteristiche alterazioni ungueali:
Pitting (piccole e superficiali depressioni cupoliformi della lamina dell'unghia);
- Trachionichia (tutte e 20 le lamine ungueali sono rugose longitudinalmente). La trachionichia è più comune nei pazienti affetti da alopecia areata totale o universale;
- Linee di Beau (depressioni trasversali della lamina ungueale, che si spostano verso il margine libero dell'unghia con il suo accrescimento);
- Onicomadesi (distacco della lamina ungueale in regione prossimale che determina la caduta dell'unghia);
- Leuconichia puntata (presenza di chiazze biancastre a livello della lamina ungueale).

Le alterazioni delle unghie possono precedere, accompagnare o seguire la malattia.
L'evoluzione delle alterazioni ungueali è indipendente dall'evoluzione dell'alopecia.

E' contagiosa?

L'Alopecia areata non è una malattia contagiosa, quindi non è possibile trasmetterla al prossimo.

Il decorso della malattia

Si tratta di una forma di alopecia che non distrugge definitivamente il follicolo pilifero e quindi può guarire.
Il decorso della malattia è spesso imprevedibile, ma curabile.
Nella maggior parte dei pazienti si ha la ricrescita spontanea dei capelli: nel 50% circa dei pazienti le chiazze di Alopecia areata guariscono entro 1 anno.
In alcuni casi la malattia può persistere per anni per poi guarire, oppure è possibile che i capelli non ricrescano più.
Raramente la forma localizzata in chiazze progredisce nella forma totale o universale.

Elenco dei fattori associati a prognosi peggiore:
- Esordio durante l'infanzia
- Esordio con Alopecia totale o universale
- Esordio come Ofiasi
- Durata della malattia superiore ad un anno
- Interessamento ungueale
- Associazione con Atopia
- Familiarità positiva

I capelli bianchi sono spesso risparmiati dalla malattia, quindi se l'Alopecia areata si sviluppa rapidamente in pazienti brizzolati, è possibile che vengano persi solo i capelli scuri e il paziente può rapidamente ritrovarsi solo con i capelli bianchi.

IL FENOMENO DI MARIA ANTONIETTA
E' un fenomeno che è stato descritto anche nel passato, in quanto ha colpito persone illustri nella storia, come la Regina di Francia Maria Antonietta, la Regina di Scozia Maria Stuarda, il filosofo Francesco Bacone.
Si verifica spesso in circostanze drammatiche, come è accaduto per la Regina Maria Antonietta che condannata a morte a 38 anni di età tramite ghigliottina per alto tradimento, si svegliò la mattina dell'esecuzione con l'incanutimento di tutti i capelli (cioè tutti i capelli divennero completamente bianchi in una notte). 
Lo sbiancamento improvviso dei capelli in modo cosi rapido è legato alla caduta di tutti i capelli scuri a causa dell'Alopecia areata totale in soggetti brizzolati, con la persistenza di soli capelli bianchi.
Quello che accadde a Maria Antonietta diede il nome a questo fenomeno.

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Sbiancamento improvviso dei capelli

La guarigione della malattia

Il segnale della guarigione della chiazza di alopecia è rappresentato dalla comparsa di iniziali “peli folletto” depigmentati, che gradualmente si trasformano in “peli terminali” normopigmentati.
Quindi nelle fasi iniziali della guarigione e della ricrescita dei capelli, questi sono più bianchi e sottili del normale, per poi scurirsi e rinforzarsi gradualmente col tempo.
Il processo di guarigione ha un evoluzione centrifuga, quindi i peli sani iniziano a crescere al centro della chiazza, per poi espandersi verso la periferia.

Come si fa la diagnosi

L'Alopecia areata in chiazze viene rapidamente riconosciuta dal clinico Tricologo, mentre altre varianti come l'Alopecia areata totale o l'Alopecia areata Incognita richiedono approfondimenti diagnostici.
Per sapere se si ha l'Alopecia areata non è sempre sufficiente l'esame clinico.
Ulteriori indagini volte alla definizione della diagnosi e dello stadio della malattia sono gli Esami tricologici:
Esame tricoscopico, che viene effettuato appoggiando il manipolo di uno strumento (il Videodermatoscopio) sulla chiazza di alopecia per ricercare i Segni Tricoscopici Specifici della malattia;
Pull-test
, che viene effettuato applicando una leggera trazione ad alcuni ciuffi di capelli in posizioni specifiche del cuoio capelluto, per valutare lo stadio della malattia e stabilire se è in fase attiva oppure in fase risolutiva;
Wash-test, effettuato dopo alcuni giorni che i capelli non vengono lavati per poi contare quelli che si staccano.
Talvolta si rendono necessari anche approfondimenti più invasivi, come la Biopsia del cuoio capelluto e l'esecuzione di Esami ematochimici.

Come si cura

L'Alopecia areata viene trattata principalmente con Terapia immunosoppressiva (corticoterapia topica, intralesionale, sistemica), Immunoterapia topica (Estere dell'Acido squarico), Minoxidil, Antiossidanti, Integratori specifici, terapia LED, Fototerapia (UVB a banda stretta).

Rimedi naturali

La Nigella Sativa è una pianta chiamata anche "cumino nero" per il colore dei suoi semi che contengono il Timochinone, una sostanza conosciuta fin dall'antico Egitto per i suoi effetti antinfiammatori, antiossidanti, immunomodulatori, antibatterici, antimicotici e antiparassitari.

L'Alopecia areata nella storia

Il termine Area Celsi deriva dal nome della prima persona che descrisse questa malattia negli anni 30 a.c., Aulo Cornelio Celso.
Le più antiche segnalazioni di questa malattia si riferiscono alla Regina Nefertiti nell'antigo Egitto.
 
 
BIBLIOGRAFIA

Juárez-Rendón KJ, Rivera Sánchez G, Reyes-López MA, García-Ortiz JE, Bocanegra-García V, Guardiola-Avila I, Altamirano-García ML. Alopecia Areata. Current situation and perspectives. Arch Argent Pediatr 2017; 115 (6): 404-411.

 
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