Nevi

Nei

NEVI MELANOCITARI

I nevi melanocitari sono benigni ma possono essere pericolosi, in quanto possono degenerare e trasformarsi in un tumore maligno, il melanoma.
I nevi sono comunemente chiamati nei, sono tumori pigmentati composti da melanociti, le cellule specializzate nella sintesi della melanina.
 
E' normale che un adulto possa avere più nevi. Alcuni sono presenti alla nascita o si formano poco dopo, mentre la maggior parte si sviluppano in età adulta e in tarda età tendono a regredire. 
Il periodo della vita in cui proliferano di più i nevi è la pubertà.
Le aree di cute dove si sviluppano più nevi sono le aree maggiormente esposte al sole.
  
I nevi si manifestano con aspetti molto diversi: da piccole a voluminose macchie che possono ricoprire buona parte della pelle, da piane a rilevate a penduli, da chiari a scuri, con o senza peli, delle forme più disparate ecc.
 
La prognosi dei nevi è eccellente. Il problema è identificare la lesione che possa evolvere in melanoma, in modo tale da rimuoverla chirurgicamente prima che si trasformi. Pazienti con un elevato numero di nevi hanno un rischio maggiore di sviluppare un melanoma.
 
La mappatura dei nevi risponde proprio a questa esigenza, se viene effettuata periodicamente serve a identificare precocemente i nevi a rischio di trasformazione in melanoma.
 
Anche l'autoesame della cute effettuato periodicamente secondo la regola ABCDE è un valido strumento per verificare in propri nevi.
 
AUTOESAME DELLA CUTE effettuato periodicamente secondo la regola ABCDE:
A comparsa di asimmetria
→ comparsa di irregolarità del bordo della lesione
→ distribuzione non omogenea del colore all'interno della lesione
→  aumento delle dimensioni
→ evoluzione/stabilità nel tempo della lesione.

Lentigo simplex

La lentigo simplex o lentiggine semplice, si manifesta come una singola piccola macchia scura della pelle grande come una lenticchia, che nel tempo svilupperà un nevo melanocitario. In età avanzata tende progressivamente a regredire. La lentigo simplex è spesso isolata e può manifestarsi in qualsiasi sede cutanea e mucosa.
Le lentiggini si distinguono dalle efelidi, che sono in genere numerose, di colore più chiaro, diffuse in aree fotoesposte, in soggetti biondi con carnagione chiara.
 
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Lentiggine semplice su cute con numerose efelidi
 
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Lentiggine del labbro

Nevo di Clark

Il nevo di Clark è un nevo comune piano acquisito, liscio o leggermente rilevato al centro, di colore bruno scuro al centro e bruno più chiaro alla periferia, di forma rotondeggiante, simmetrica. E' la più comune lesione pigmentata nei soggetti di razza caucasica sul tronco e arti. Compare soprattutto durante l'adolescenza. Può essere isolato o più frequentemente presentarsi in numero di alcune decine di elementi. La sua evoluzione naturale è la regressione in tarda età.
 
Nevo di Clark
Nevo di Clark

Nevo di Miescher

Il nevo di Miescher si presenta come una lesione cutanea acquisita cupoliforme, generalmente del colore della cute, isolata, lcalizzata prettamente al viso. Si sviluppa dopo la pubertà e tende ad evolvere molto lentamente nel tempo. 
 
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Nevo di Miescher

Nevo di Unna

Il nevo di Unna si presenta come una lesione cutanea acquisita sessile o peduncolata, di consistenza molle, di colore brunastro, isolata, localizzata prettamente al tronco. Prevale nelle persone dopo i 30 anni. Viene facilmente irritato dallo sfregamento con gli indumenti o da traumi, infiammandosi e diventando dolente.
 
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Nevo di Unna

Nevo di Spitz

Il nevo di Spitz insorge generalmente nell'infanzia, anche se può svilupparsi in età adulta e regredisce in tempi variabili.
 
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Nevo di Spitz

Nevo blu

Il nevo blu si manifesta come una lesione bluastra, che si localizza frequentemente al dorso delle mani. Sono lesioni quasi sempre solitarie e si manifestano per lo più in soggetti con cute scura. Compaiono in genere nella seconda decade di vita.
 
Nevo blu
Nevo blu

Nevo di Ota

Il nevo di Ota è un nevo bluastro generalmente unilaterale, della cute e delle mucose innervate dalla 1° e 2° branca del trigemino, spesso congenito, in soggetti asiatici. Può associarsi a sordità, caratta, retinite pigmentosa, neurofibromatosi, malformazioni artero-venose intracraniche. E' un nevo che persiste per tutta la vita.
 
Nevo di Ota
Nevo di Ota

Nevo di Ito 

Il nevo di Ito è un nevo bluastro generalmente unilaterale, della cute della spalla. E' un nevo che persiste per tutta la vita.

Macchia mongolica

La macchia mongolica è un nevo grigio-bluastro, presente alla nascita o entro il primo anno di vita, comune nelle razze asiatiche, localizzata a livello della regione lombo sacrale, che regredisce entro i 10 anni di vita. Non ha un potenziale maligno.

Nevo di Becker

Il nevo di Becker tipicamente si manifesta come una chiazza brunastra asintomatica e pelosa, sulla spalla di un uomo, più raramente della donna, giovane adulto. Non ha un potenziale maligno.
 
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Nevo di Becker

Nevo di Sutton

Il nevo di Sutton o nevo con alone ipocromico, è un nevo melanocitico congenito o acquisito, circondato da un'area ipocromica o acromica concentrica e uniforme. L'alone chiaro riproduce la forma del nevo che circonda, pertanto se il nevo è tondo anche l'alone è tondo e concentrico ad esso. L'alone attorno al nevo si sviluppa nel giro di poche settimane. Il nevo centrale nel tempo perde anch'esso colore, si appiattisce e tende gradualmente a regredire, facendo in seguito regredire anche l'alone chiaro. Il nevo di Sutton può associarsi alla vitiligine.
 
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Nevi di Sutton

Nevo di Meyerson

Il nevo di Meyerson è un nevo melanocitario delimitato da un anello infiammatorio concentrico.
 
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Nevo di Meyerson

Nevo Spilus

Il nevo spilus è un nevo piano di color caffelatte con all'interno punteggiature iperpigmentate piane o leggermente rilevate. La parte caffelatte può essere presente già alla nascita, mentre la parte scura punteggiata si sviluppa dopo. E' un nevo che persiste negli anni: le punteggiature si scuriscono con l'esposizione al sole.

Nevo displasico

Il nevo displasico è un nevo atipico, cioè un nevo con caratteristiche di atipicità, pertanto viene comunemente rimosso chirurgicamente con l'esame istologico a scopo precauzionale, in quanto è considerato un potenziale precursone del melanoma.
Clinicamente un nevo displasico "perde" i caratteri clinici del nevo "tipico", presenta bordi e forma irregolari, colore disomogeneo e acquisisce i caratteri clinici del melanoma.
 
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Nevo displasico

Sindrome del nevo displasico.

Pazienti sindrome del nevo displasico presentano numerosi nevi displasici oltre ad un elevato numero di nevi comuni, che aumentano anche in età adulta.
La predisposizione a sviluppare numerosi nevi displasici viene ereditata geneticamente.
Il trattamento del nevo displasico è chirurgico e prevede l'asportazione del nevo con il suo esame istologico. Il paziente deve inoltre essere periodicamente controllato, con la mappatura dei nevi che viene consigliata ogni 6 mesi.

Nevo congenito

Il nevo congenito è un nevo melanocitario spesso peloso, già presente alla nascita, di dimensioni variabili da pochi millimetri fino ad arrivare a ricoprire quasi l'intera superficie cutanea.
 
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Nevo congenito peloso
 
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Nevo congenito gigante

Nevo ricorrente

Il nevo ricorrente o nevo persistente si forma a seguito di incompleta asportazione di un nevo melanocitario.
Il principale problema del nevo ricorrente è che spesso simula clinicamente e istologicamente un melanoma, infatti viene anche definito pseudomelanoma.
In caso di nevo ricorrente è sempre il caso di fare una revisione del preparato microscopico della lesione primitiva ed eventualmente l'asportazione chirurgica completa con l'esame istologico di tutta le lesione.
 
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Nevo ricorrente
 
 
 
Trattamento dei nevi.
 
Il trattamento d'elezione per i nevi è l'asportazione chirurgica con l'esame istologico. 
Quando un nevo viene asportato correttamente prima della sua eventuale evoluzione maligna in melanoma, la sua prognosi è ottima.
 
Un nevo può essere asportato per 3 motivi:
1. per escludere e prevenire l'evoluzione in un melanoma;
2. per motivo funzionale, cioè per rimuovere nevi soggetti a traumatismi ripetuti;
3. per motivo estetico.
 
 
pubmed smallLink alla banca dati PubMed che riporta gli articoli scientifici pubblicati sull'argomento ad opera dei medici dello studio Ghislanzoni. Long-term follow-up of metil aminolevulinate (MAL)-PDT in difficult-to-treat cutaneous Bowen's disease
Cavicchini S, Serini SM, Fiorani R, Girgenti V, Ghislanzoni M, Sala F.
Int J Dermatol. 2011 Aug;50(8):1002-5.

Pigmented Bowen disease of the palm: an atypical case diagnosed by dermoscopy
Cavicchini S, Tourlaki A, Ghislanzoni M, Alberizzi P, Alessi E.
J Am Acad Dermatol. 2010 Feb;62(2):356-7.

Fatal CD8+ epidermotropic cytotoxic primary cutaneous T-cell lymphoma with multiorgan involvement
Marzano AV, Ghislanzoni M, Gianelli U, Caputo R, Alessi E, Berti E.
Dermatology. 2005;211(3):281-5.

Primary cutaneous follicular center cell lymphoma of the nose with maxillary sinus involvement in a pediatric patient
Ghislanzoni M, Gambini D, Perrone T, Alessi E, Berti E.
J Am Acad Dermatol. 2005 May;52(5 Suppl 1):S73-5.

Penile intraepithelial carcinoma treated with imiquimod 1% in an HIV-positive patient
Ramoni S, Cusini M, Gaiani F, Arancio L, Alessi E.
J Dermatolog Treat. 2009;20(3):177-8.

 

minervaLink alla banca dati Minerva che riporta gli articoli scientifici pubblicati sull'argomento ad opera dei medici dello studio Ghislanzoni. Micosi fungoide con aspetto istologico di reticulosi pagetoide
Ghislanzoni M., Gambini D., Alessi E., Berti E.
Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2001 Aprile;136(2):153-6

Linfoma T primitivo cutaneo a grandi cellule CD30+ associato a parapsoriasi a piccole chiazze
Gambini D., Ghislanzoni M., Alessi E., Berti E.
Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2000 Dicembre;135(6):683-6.

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