I condilomi, volgarmente detti creste di gallo, sono verruche genitali benigne causate dal Papillomavirus (HPV) e vengono trasmessi principalmente attraverso il contatto sessuale. Fino ad oggi sono stati identificati circa 200 ceppi di papillomavirus umano, alcuni “benigni” responsabili dei condilomi, altri “maligni” implicati nell’insorgenza di alcuni tumori.

La diagnosi è relativamente semplice e solamente nei casi dubbi si ricorre all’esame istologico. La terapia può essere medica oppure chirurgica: indipendentemente dal trattamento utilizzato, esiste un rischio di recidiva.

I condilomi rappresentano la malattia a trasmissione sessuale più frequente nel mondo occidentale e il loro carattere recidivante costituisce un importante problema, soprattutto psicologico, per chi ne è affetto.

  1. Definizione
  2. Sintomi
  3. Cause-trasmissione
  4. Diagnosi
  5. Terapia
  6. Prevenzione
  7. Complicanze

 

Condilomi genitali o “creste di gallo”

I condilomi sono la più comune manifestazione genitale dell’infezione da HPV (human papillomavirus); sebbene l’infezione da HPV sia estremamente diffusa (si stima che circa l’80% della popolazione sessualmente attiva ne sia affetto), soltanto una minoranza delle persone sviluppa i condilomi. Esistono quindi i portatori asintomatici che, pur non avendo lesioni genitali visibili, albergano il virus nella pelle e nelle mucose genitali; il portatore asintomatico può essere veicolo di infezione.

Immagine di Condilomi genitali

Immagine di Condilomi genitali: Verruche genitali esterne multiple.

Immagine di Condilomi anali

Immagine di Condilomi anali: Grossa massa verrucosa anale di condilomi acuminati.

I condilomi sono verruche che si sviluppano nelle aree genitali, in seguito all’infezione da HPV.

Fino ad ora sono stati identificati più di 200 ceppi di HPV, alcuni definiti “benigni” e altri “maligni” in quanto responsabili di alcuni tumori, in particolare del carcinoma della cervice uterina. I condilomi sono causati in più del 90% dei casi dai ceppi HPV 6 e 11 che rientrano nel gruppo dei “ceppi benigni”. Pertanto i condilomi non sono tumori maligni e non causano tumori maligni.

Condilomi su pelle nera 

Condilomi su pelle nera

 

Come si presentano i condilomi genitali?

I condilomi si presentano come verruche che interessano la cute e le mucose genitali/anali. In caso di interessamento delle mucose del cavo orale si parla di papillomi virali. I condilomi sono di per sé asintomatici, solamente in caso di notevoli dimensioni e/o di particolari localizzazioni che favoriscono fenomeni irritativi (ad es: pieghe inguinali, regione perianale), il paziente può avvertire prurito e bruciore, come conseguenza dell’infiammazione.

Condilomi vaginali

Condilomi vaginali: Condilomi acuminati del vestibolo vaginale.

Condilomi pene

Condilomi pene: Condilomi acuminati alla cute dell’asta.

 

Come si prendono i condilomi genitali

Innanzitutto bisogna precisare che non si trasmette il condiloma, ma si trasmette il virus HPV. Non è detto che chi contrae l’infezione svilupperà a sua volta il condiloma: la comparsa o meno delle lesioni dipende, infatti, dalla capacità del sistema immunitario dell’ospite di contrastare il virus. L’incubazione può essere anche molto lunga e, pertanto, non è possibile risalire al momento dell’infezione; per questo motivo, la comparsa di un condiloma non implica necessariamente un tradimento del partner.

Il virus si tramette prevalentemente per contatto diretto (cute-cute; cute-mucosa; mucosa-mucosa) e, data la sede genitale, la trasmissione avviene per contatto sessuale. Anche l’impiego del preservativo non garantisce una protezione certa in quanto gran parte dei genitali esterni viene comunque in contatto nonostante l’impiego del condom. È possibile, ma più rara, una trasmissione per via indiretta, cioè tramite oggetti contaminati.

Per avere condilomi anali è quindi necessario avere rapporti anali? No. Una volta contratto il virus HPV, questo non rimane limitato alle aree del contagio ma può diffondere in aree adiacenti, pertanto è possibile il riscontro di condilomi anali anche senza aver mai avuto rapporti anali.

Condilomi anali

Condilomi anali

Condilomi Endoanali

Condilomi endoanali

 

Come riconoscere i condilomi genitali

La diagnosi di condilomi viene fatta dal dermatologo venereologo.

I condilomi appaiono come delle neoformazioni cutaneo-mucose asintomatiche che tendono ad aumentare di dimensioni e di numero con il passare del tempo. Sebbene l’aspetto clinico più frequente sia quello acuminato (classiche “creste di gallo”), esistono alcune varianti, come i condilomi papulosi, quelli piatti e quelli pigmentati.

Nel 99,9% dei casi la diagnosi è clinica, ossia tramite l’osservazione delle lesioni: un ausilio può venire dall’impiego dell’epiluminescenza che, tramite l’utilizzo di uno strumento dedicato, chiamato dermatoscopio (analogico o digitale), consente di evidenziare dei pattern specifici. Solamente in una minoranza assoluta dei casi si ricorre all’esame istologico.

La ricerca e la tipizzazione su cute/mucosa di HPV non è utile né ai fini diagnostici, né a quelli terapeutici in quanto non modifica la scelta del trattamento né tantomeno il follow-up del paziente. La ricerca delle lesioni subcliniche (cioè non visibili ad occhio nudo) mediante l’applicazione di acido acetico non è più raccomandata da anni in quanto non modifica né il decorso dell’infezione, né la contagiosità del paziente. Tale metodica è considerata obsoleta anche per l’elevata frequenza di false positività rilevate.

I Condilomi peri anali

Condilomi perianali

condiloma meato uretrale
Immagine Condiloma meato uretrale

 

Come curare i condilomi

I condilomi possono essere trattati in molteplici modi. È importante ricordare che tutte le terapie disponibili agiscono contro il condiloma, rimuovendolo, ma non agiscono contro il virus che l’ha provocato; ciò significa che il virus può restare sulla pelle anche dopo la guarigione del condiloma.

Ne consegue che, indipendentemente dal trattamento impiegato, il condiloma può recidivare e, pertanto, la recidiva non è indice né di fallimento terapeutico, nè di terapia mal eseguita. I trattamenti per i condilomi possono essere classificati come “domiciliari”, ossia effettuati dal paziente al domicilio o “ambulatoriali”, ossia effettuati dal medico nel suo ambulatorio.

Trattamenti domiciliariTrattamenti ambulatoriali
I trattamenti domiciliari consistono nell’applicazione di alcune sostanze (creme contenenti podofillina, podofillotossina, imiquimod, sinecatechine) che, con meccanismi differenti, provocano l’eliminazione del condiloma. Hanno il vantaggio di essere poco o per nulla invasivi e lo svantaggio di richiedere trattamenti prolungati ne tempo.I trattamenti ambulatoriali consistono nella distruzione del condiloma attraverso svariati metodi: diatermocoagulazione, crioterapia, laserterapia; hanno il vantaggio di essere più immediati, ma lo svantaggio di essere più invasivi. Tra i metodi ambulatoriali a laserterapia rappresenta la metodica meno dolorosa, con tempi di recupero più rapidi e con minor rischio di esiti cicatriziali.

Non esiste una terapia migliore in assoluto; ogni trattamento ha dei punti di forza e dei punti di debolezza. Pertanto la scelta del trattamento da impiegare viene effettuata dopo un’attenta valutazione di alcuni parametri, come ad esempio: età e condizioni di salute generali del paziente, localizzazione, numero e dimensioni dei condilomi, ecc.

 

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Se ho i condilomi come faccio a eliminare anche il virus ed evitare di trasmetterlo?

È possibile trattare le manifestazioni cliniche provocate dal virus HPV (condilomi), ma non è possibile trattare il virus, che verrà invece eliminato nel tempo dal sistema immunitario dell’ospite, ma fino ad allora potrà essere trasmesso anche al/alla partner. Eliminando i condilomi si riduce ma non si azzera il rischio di trasmettere il virus, che per un periodo anche lungo può permanere nelle aree perilesionali, con possibile recidiva dei condilomi.

 

È possibile trattare i condilomi definitivamente senza rischio di recidiva?

Con nessuna metodica di trattamento dei condilomi si può avere la certezza di guarigione. Le recidive dopo terapia sono frequenti, tuttavia il sistema immunitario (di un soggetto con sistema immunitario efficiente) tende nel tempo a eliminare il virus e, pertanto, le recidive tendono a essere sempre meno frequenti.

 

I condilomi possono guarire spontaneamente?

In tempi variabili i condilomi possono guarire anche spontaneamente, ma non è possibile stabilirne la tempistica. Questo significa che i condilomi potrebbero anche non essere trattati, in quanto nel tempo potrebbero andare incontro a regressione spontanea. L’eliminazione dei condilomi riduce comunque il rischio di trasmissione del virus HPV.

 

Si possono avere rapporti sessuali dopo la rimozione dei condilomi

Alla guarigione dell’area trattata, l’attività sessuale può riprendere regolarmente specie nell’ambito di una coppia fissa, dove entrambi i partner hanno lo stesso profilo di virus sulla pelle/mucosa (indipendentemente dalla presenza di condilomi che, ricordiamo, sono solamente la manifestazione clinica dell’infezione virale).

 

Come prevenire i condilomi

L’unica vera prevenzione per i condilomi è la vaccinazione anti HPV che, per essere realmente efficace, andrebbe fatta prima dell’inizio dell’attività sessuale. I vaccini anti HPV sono nati per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina, ma studi epidemiologici hanno evidenziato un’efficacia anche nella prevenzione dei condilomi. Attualmente in commercio esistono tre vaccini: Cervarix (vaccino bivalente contro HPV 16 e 18), Gardasil (vaccino quadrivalente contro HPV 6, 11, 16 e 18) e Gardasil 9 (vaccino nonavalente contro i ceppi HPV 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58). Sebbene i vaccini siano concepiti a scopo preventivo, alcuni lavori scientifici sembrerebbero evidenziare anche un’attività terapeutica in termini di eradicazione del virus; ovviamente si tratta di risultati preliminari che necessitano di ulteriori conferme.

La sempre maggiore attenzione rivolta negli ultimi anni agli HPV deriva dal fatto che alcuni ceppi virali sono dotati di potere oncogeno e possono causare l’insorgenza di tumori, soprattutto a livello della cervice uterina e della regione anale, in particolar modo nei pazienti immunodepressi (ad esempio HIV-positivi).

 

Cosa succede se non si curano i condilomi

Sebbene siano delle lesioni benigne, i condilomi sono spesso causa di disagio fisico e psicologico per chi ne è affetto. Nella fase iniziale, infatti, i condilomi tendono ad aumentare di numero e dimensioni favorendo così fenomeni irritativi (da sfregamento/frizione) che inducono la comparsa di sintomatologia infiammatoria.

La presenza di condilomi in gravidanza non è di per sé un grosso problema e, pertanto, il trattamento può essere rimandato dopo il parto; in caso di lesioni molto grosse, si può verificare un ostacolo al passaggio del feto nel canale del parto. Il rischio di papillomatosi laringea nel neonato è un’evenienza rarissima. Sicuramente più impattante è l’aspetto psicologico connesso con questa patologia, con importanti conseguenze sulla vita di coppia (senso di colpa, sospetto di tradimento, ecc) e sulle future relazioni sessuali.

Quando un paziente viene infettato dall’HPV svilupperà i condilomi o i tumori? L’infezione da HPV non è sempre seguita dallo sviluppo di condilomi o tumori. Quando un paziente viene infettato, il suo sistema immunitario si attiva nei confronti del virus (anche se molto lentamente), nel tentativo di eliminarlo:

  • l’infezione può risolversi
  • l’infezione può persistere per un periodo anche molto lungo
  • l’infezione può dare origine a manifestazioni cliniche (condilomi o tumori)

 

BIBLIOGRAFIA

pubmed small

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