La Tricomoniasi genitale è un’infezione genitale protozoaria causata dal Trichomonas vaginalis.
Può restare asintomatica o manifestarsi nel maschio con sintomi e segni di uretrite e nella donna di vulvovaginite.

È la più frequente Malattia Venerea ad eziologia non-virale. Oltre il 10% delle donne ultraquarantenni è affetta da Tricomoniasi.

  1. Definizione
  2. Sintomi
  3. Trasmissione
  4. Prevenzione
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Complicanze

 

Che cos’è la tricomoniasi

La Tricomoniasi genitale è un’infezione genitale protozoaria causata dal Trichomonas vaginalis. Può colpire organi sessuali e vie urinarie di uomini e donne. Può restare asintomatica o manifestarsi nel maschio con sintomi e segni di uretrite e nella donna di vulvovaginite.

 

Come si manifesta la tricomoniasi

Gli uomini infettati possono manifestare sintomi aspecifici come uretrite, epididimite o prostatite, mentre le donne, maggiormente coinvolte e con disturbi più evidenti, possono presentare una secrezione vaginale maleodorante, talvolta associata a irritazione vulvare e dolore al rapporto sessuale.

La sintomatologia insorge da pochi giorni a qualche settimana dal contagio.

Tuttavia la maggior parte dei soggetti, sia uomini che donne, non hanno manifestazioni cliniche o hanno manifestazioni sfumate, pertanto le infezioni non trattate possono decorrere per mesi o anni.

 

Come si prende la tricomoniasi

La trasmissione avviene prevalentemente per via sessuale diretta, tramite il rapporto vaginale penetrativo. La trasmissione indiretta tramite l’uso di indumenti intimi o asciugamani è molto poco probabile, in quanto il protozoo vive poche decine di minuti nell’ambiente esterno.

È possibile anche la trasmissione dalla madre al prodotto del concepimento, durante il passaggio lungo il canale del parto affetto. La Tricomoniasi in gravidanza è risultata associata al parto prematuro e al basso peso del bambino alla nascita.

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Come prevenire la tricomoniasi

La migliore prevenzione tra soggetti sessualmente attivi è data dall’uso corretto del preservativo durante il rapporto sessuale vaginale penetrativo. Mentre non è ancora chiaro se il retto sia il serbatoio dell’infezione in soggetti che hanno ricevuto un rapporto anale penetrativo.

Lo screening per l’infezione da Trichomonas vaginalis è consigliato nella donne sintomatiche e in donne asintomatiche con elevato rischio di infezione (ad es. donne con più partners).

 

Come riconoscere la tricomoniasi

L’identificazione del protozoo responsabile dell’infezione viene fatta nell’uomo a livello uretrale e nel secreto vaginale nella donna, ma non viene ricercato nel cavo orale o nel retto.

In seguito alla diagnosi di Infezione da T. vaginalis è necessario fare Esami Sierologici per escludere HIV e Sifilide.

 

Come curare la tricomoniasi

Il trattamento di prima scelta è il Metronidazolo e la terapia deve essere effettuata non solo dal paziente, ma anche dal partner sessuale.

È necessario astenersi dai rapporti sessuali fino alla conclusione della terapia e alla scomparsa degli eventuali sintomi.

A causa dell’elevato tasso di recidiva nelle donne dopo il trattamento, si raccomanda di ripetere il test nella donne sessualmente attive, entro 3 mesi dall’inizio del trattamento. Nel maschio invece non è necessario ripetere il test.

 

Complicanze tricomoniasi

Infezioni persistenti o ricorrenti da Trichomonas vaginalis possono essere conseguenti a reinfezioni oppure a resistenze all’antimicrobico.

Le resistenze al Metronidazolo sono abbastanza frequenti, verificandosi fino al 10% delle vulvovaginiti da Trichomonas v.

 

BIBLIOGRAFIA
Meites E, Llata E, et al. Trichomonas vaginalis in selected U.S. sexually transmitted disease clinics: testing, screening, and prevalence. Sex Transm Dis 2013; 40: 865–869.