La vulvovaginite è l’infiammazione della vulva e della vagina, è un disturbo molto comune che colpisce sia le donne sia le bambine di ogni età. Il principale sintomo della vulvovaginite è il prurito intimo, accompagnato da dolore e arrossamento.

Le cause che possono determinare la vulvovaginite sono differenti, infatti la diagnosi viene formulata mediante un esame obiettivo e l’analisi delle secrezioni vaginali. Una volta individuata la causa, la cura è legata al motivo scatenante.

  1. Definizione
  2. Sintomi
  3. Trasmissione
  4. Diagnosi
  5. Terapia
  6. Complicanze

 

Cos’è la vulvovaginite

La vulvovaginite è l’infiammazione della vagina e della vulva. La vulvovaginite può essere dovuta a cause infettive, cause irritative o alterazioni ormonali.

Tutti i fattori che alterano il pH vaginale e la flora microbica locale, possono favorire le infezioni e lo sviluppo di microbi patogeni. Numerose sono le sostanze chimiche contenute nei prodotti di detersione e igiene che possono causare allergie, irritazioni o alterare il pH vaginale.

La vulvovaginite è un disturbo molto comune, tanto che per alcune donne si tratta di un problema cronico. Viene curato dal dermatologo, dal venereologo e dal ginecologo.

La vaginite è l’infiammazione della vagina.
La vulvite è l’infiammazione della vulva.
La vulvovaginite è l’infiammazione della vagina e della vulva.

 

Come si manifesta la vulvovaginite

La vulvovaginite si manifesta con arrossamento, gonfiore ed essudazione della parte interessata, spesso associate a perdite vaginali ed è accompagnata da bruciore o dolore (dispareunia).

 

Cause della vulvovaginite

Le cause della vulvovaginite sono differenti:

  • L’igiene scorretta può essere responsabile di vulvovaginite: residui di feci o urina nelle allettate possono avere un azione irritante e favorire le infezioni; mentre l’eccessiva igiene altera il pH e la flora microbica locale favorendo irritazioni, allergie e infezioni.
  • Alterazioni ormonali (ad es. il diabete) possono favorire le infezioni vulvovaginali.
  • I trattamenti estroprogestinici (contraccettivi).
  • Alterazione della flora microbica locale (uso di antibiotici, di cortisonici, in conse-guenza a diete squilibrate)
  • Malattia infiammatoria pelvica
  • Allergie
  • Uso di sostanze irritanti (detergenti intimi, lavande, deodoranti, profumi, disinfet-tanti)
  • Prodotti usati durante i rapporti sessuali (preservativi, spermicidi, lubrificanti)
  • Indumenti troppo attillati
  • Infezioni
  • malattie veneree
  • Psicosomatica (depressione, sessualità insoddisfacente)
  • Corpi estranei (sabbia, residui di carta igienica, assorbente interno)
  • Malattie come il lichen sclero atrofico.

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Come viene diagnosticata la vulvovaginite

La diagnosi della vulvovaginite viene formulata durante la visita ginecologica sulla base dei sintomi e delle manifestazioni.

Per definire la causa dell’infiammazione e la giusta cura, si possono svolgere diversi esami:

  • l’esame clinico e la colposcopia.
  • il tampone per l’identificazione di un eventuale germe responsabile.
  • la misurazione del pH vaginale.
  • i test allergici.

 

Come si cura la vulvovaginite

È molto importante identificare la causa della vulvovaginite per eliminare il fattore scatenante e favorire la completa guarigione.

Prurito vulvare

Il prurito vulvare determina spesso un circolo vizioso col grattamento, responsabile di manifestazioni cliniche vulvari talvolta molto difficili da contenere. È necessario ricercare sempre eventuali segni di sottostanti patologie e affrontare seriamente il problema.

Deve essere fatta un’attenta valutazione di tutti i prodotti usati per l’igiene intima, che talvolta conviene sospendere. Viene suggerito di indossare biancheria intima larga e di cotone bianco, adeguatamente lavata, ben risciacquata ed eliminando l’uso dell’ammorbidente.

Cause di prurito vulvare:

  • infezioni (specialmente micotiche)
  • allergia
  • alterazione della flora microbica locale (da antibiotici, cortisonici, diete squilibrate)
  • parassitosi (scabbia, piattole)
  • lichen sclero atrofico
  • perdite vaginali
  • ossiuri anali
  • emorroidi
  • cibi irritanti
  • diabete
  • eccessiva detersione
  • indumenti troppo attillati
  • corpi estranei (sabbia, residui di carta igienica, assorbente interno)
  • psicosomatica (depressione, sessualità insoddisfacente)

 

Vulvodinia

La vulvodinia è il dolore, bruciore o irritazione vulvare spesso associata a dispareunia.

Cause di vulvodinia:

  • infezioni (specialmente micotiche)
  • allergia
  • alterazione della flora microbica locale (da antibiotici, cortisonici, diete squilibrate)
  • parassitosi (scabbia, piattole)
  • lichen sclero atrofico
  • perdite vaginali
  • ossiuri anali
  • emorroidi
  • cibi irritanti
  • diabete
  • eccessiva detersione
  • indumenti troppo attillati
  • corpi estranei (sabbia, residui di carta igienica, assorbente interno)
  • psicosomatica (depressione, sessualità insoddisfacente)

In entrambi i casi è necessario ricorrere a farmaci per bocca e mantenere una corretta igiene intima.

 

Conseguenze della vulvovaginite

L’infiammazione non correttamente trattata può evolvere in una malattia cronica caratterizzata da vulvodinia o prurito vulvare. La vulvovaginite può inoltre favorire a sua volta ulteriori infezioni.